Vignagrande, il più grande palmento della provincia di Catania

Uno dei palmenti più grandi del territorio etneo si trova ad Aci Catena e vanta una storia secolare. Scoprila

A cura di Simona Lo Certo
27 marzo 2024 10:00
Vignagrande, il più grande palmento della provincia di Catania
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Vignagrande, il palmento più grande nel catanese

Sulle colline di San Nicolò, frazione di Aci Catena, sorge il complesso rurale Vignagrande, una lussuosa e antichissima proprietà della famiglia Asmundo risalente alla fine del ‘600.

Oltre ad essere il più grande palmento della provincia di Catania, Vignagrande rappresenta una vera e propria gemma nobiliare in perfetto stato di conservazione, che si affaccia ad est verso “Acicastello-Acitrezza” e ad ovest sulla vasta area verde dei vigneti di circa 9.000 mq che costeggia la via Nizzeti dov’è è ubicata l’entrata principale.

Con i suoi 650 mq circa di fabbricato tutto su un livello in stile siciliano con vocazione nobiliare, il palmento è davvero una delle più antiche e prestigiose ville di lusso catanesi.

Scopri la sua interessante storia, leggila di seguito!

Vignagrande, la lussuosa dimora rurale della famiglia Asmundo

Vignagrande è il complesso storico appartenuto al Barone Asmundo e alla sua famiglia, che tutt’oggi si prende cura della sua storica struttura rurale.

Mentre il primo edificio del complesso e la parte adibita alla coltivazione dei vitigni e alla produzione di vino risalgono al 1680, gli altri sono posteriori e sono stati costruiti nel 1700 a completamento del palmento più grande della provincia di Catania.

L’antica storia e la sua vasta ampiezza rendono Vignagrande una delle residenze nobiliari più importanti del catanese, visibile ancora oggi a San Nicolò, la frazione di Aci Catena.

Vignagrande è uno dei beni più preziosi che Catania possiede e che dovrebbe essere preservato da eventi come quello che si è verificato poco tempo fa. Ecco cos’è successo!

Un bene prezioso andato “in fumo”

Catania si sa è ricca di beni preziosi che vanno preservati, perché rappresentano la testimonianza diretta della sua storia millenaria e il segno del suo antico splendore.

A volte però il corso degli eventi cambia le carte in tavola e mette l’uomo di fronte a prove che non riesce facilmente a superare; prove difficili come quella che ha dovuto affrontare l’erede della famiglia Asmundo Silvia La Chiusa, ritrovatasi inerme davanti all’incendio che il 25 luglio 2023 ha travolto il palmento della sua famiglia.

Di fronte a tale scempio, Silvia, ha visto “andare in fumo non solo la casa, ma anche 350 anni di storia siciliana”, avvolta dal rogo che sembra sia partito dalla zona sovrastante di Casalrosato a Valverde e, alimentato dal forte e caldo vento, ha oltrepassato la carreggiata bruciando gli alberi limitrofi all’antica struttura.

Un evento che ha lasciato davvero il segno e che ha compromesso il tetto degli antichissimi edifici che sono ancora in parte visibili lungo la strada di San Nicolò, frazione di Aci Catena; ma soprattutto che dovrebbe indurre tutti a riflettere e a correre ai ripari affinché non se ne verifichino altri in futuro.

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