Vacci Lisciu, origine e significato di un'espressione tanto usata a Catania

Quando e perché a Catania si usa l'espressione "vacci lisciu"? Ecco spiegato il motivo

A cura di Simona Lo Certo
24 marzo 2024 10:00
Vacci Lisciu, origine e significato di un'espressione tanto usata a Catania
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Vacci lisciu, un’espressione siciliana tanto usata a Catania

Una delle espressioni siciliane tanto utilizzate a Catania è “vacci lisciu”, due termini che, se utilizzati in un contesto sbagliato, possono non assumere alcun significato, ma che in realtà dicono molto.

Se, infatti, nella lingua italiana “liscio” è l’aggettivo utilizzato per indicare una superficie non ruvida, a Catania il termine assume diverse sfaccettature di senso e può essere attribuito sia alle cose che alle persone.

Quante volte, rivolgendovi a qualcuno l’avrete etichettato come un tipo “liscio”, solo perché non gli andava di fare qualcosa o non aveva proprio voglia di muoversi?

Per i catanesi però “liscio” è anche chi è senza soldi e non mostra alcuna pretesa di possederne. Ed è proprio a questa seconda variante di significato che, il “vacci lisciu” fa riferimento, utilizzato dai catanesi per indicare un invito ad assumere un atteggiamento più leggero e disinvolto.

In tal senso, infatti, l’espressione vacci lisciu è usata dal catanese che ama e sa giocare a carte e, a tressette e briscola, sollecita gli altri giocatori a utilizzare una carta di poco valore o una scartina. Nel gioco di briscola in quattro infatti un giocatore può dire “vacci lisciu” al suo compagno di gioco quando vuole suggerirgli di gettare sul tavolo una carta da gioco di poco valore, in modo da non permettere agli avversari di fare punti o addirittura di vincere. Viceversa, per intimarlo a gettare un asso o un tre, che sono di massimo valore, gli dice “carrica”.

Va comunque detto che l’origine di questa espressione non è legata però all’ambito del gioco, ma quanto piuttosto ad un significato scaramantico, rappresentato in tutta la Sicilia dall’asso di mazze. Scopri perché!

Vacci lisciu non solo a carte…

Anticamente, l’espressione vacci lisciu era utilizzata per distinguere uno stato di ricchezza da uno di indigenza, come accadeva tra gli italiani emigrati in America, che la usavano per differenziare i ricchi Stati uniti dal Sud americano, definito da essi “A Merica du lisciu”, cioè l’America senza il dollaro.

Ancora oggi il simbolo al quale si associa l’espressione è l’Asso di Bastoni, che nel passato veniva raffigurato sui “Masciddari”, cioè le sponde dei Carretti Siciliani di coloro che non avevano paura degli uomini malavitosi, usato come portafortuna contro le iettature e il malocchio gettato degli invidiosi. In questo modo, l’Asso indicava a tutti che quello era un carretto di un uomo forte, che come un “carrico”, aveva nulla da temere, ma che anzi era pronto a “prendere la questione” in casi di tensione.

Simbolo di forza, di potenza e di fortuna, l’Asso di Mazze era spesso associato anche alla “grattarola” ovvero alla grattugia, contro le iettature e gli invidiosi o contro le “corna”.

Vacci lisciu e…buona fortuna!

Nel tempo quindi l’Asso di Mazze o di Bastoni è stato associato direttamente all’espressione Vacci lisciu, che sebbene indichi una perdita di valore, mantiene comunque un senso di positività, di forza e soprattutto di fortuna, che caratterizzano la fertilità e la virilità maschili.

Ora sarà più facile comprendere l’espressione e rispondere di conseguenza a chi vi inviterà di andarci lisciu!

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