Il dramma di Mascalucia, lite familiare finisce in tragedia per futili motivi

È accaduto sabato scorso e a turbato l'intera comunità di Mascalucia. Ecco ciò che tutti sapevano

A cura di Simona Lo Certo
26 febbraio 2024 08:52
Il dramma di Mascalucia, lite familiare finisce in tragedia per futili motivi
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Una festa di compleanno si è trasformata in un delitto a causa di una lite familiare.

È accaduto a Mascalucia lo scorso sabato 24 febbraio 2024, in una villetta di via Pablo Picasso, dove il 42enne Vincenzo Rizzotto è stato ucciso dal suocero 60enne Giovanni Nicolosi durante la festa di 18 anni della figlia.

La disputa ha avuto inizio all’interno della casa e si è poi estesa al cortile condominiale, coinvolgendo anche altri membri della famiglia presenti alla festa. Nicolosi, il suocero, armatosi di un coltello da sub, ha deciso di intervenire nel conflitto familiare con conseguenze tragiche. Una singola coltellata ha colpito Rizzotto, che è crollato a terra e ha perso la vita prima di poter essere trasportato in ospedale.

L’orrore dell’omicidio ha scatenato il panico tra gli ospiti della festa, che hanno immediatamente chiamato le autorità. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania sono intervenuti, soccorrendo la vittima e avviando indagini per comprendere i dettagli dell’accaduto.

Sembrerebbe che c’erano già degli attriti tra i due e quella di sabato non fosse la prima lite, causata forse dalla “vita sregolata” del genero, che come ha scritto l’attore catanese Eduardo Saitta, si è “lasciato andare verso quella gioventù che lo ha visto imprevedibile, sregolato, e lo abbiamo guardato da lontano fino a ieri ormai uomini, sbagliando, senza avere il coraggio di intrometterci, di intervenire, di parlare, di chiedere aiuto per lui e aspettare che succedesse qualcosa. Ebbene oggi quel qualcosa è accaduto, ed è irreparabile, è la fine”.

Gli uomini dell’Arma hanno prontamente arrestato Nicolosi, trovato barricato nel bagno della casa e hanno eseguito una scrupolosa analisi della scena del crimine, sequestrando l’arma del delitto ancora macchiata di sangue. La lama del coltello è stata inviata per ulteriori esami forensi al fine di confrontare le tracce ematiche con il sangue della vittima.

Nicolosi è stato quindi arrestato e trasferito in custodia presso la Casa Circondariale di Catania – Piazza Lanza, in attesa delle ulteriori fasi dell’indagine e del procedimento legale.

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