Furto scarpe panchina rossa piazza Viceré: smacco al simbolo contro la violenza: «Atto criminale»

Un atto che lascia senza parole. Per il politico è un atto criminale e vigliacco. Ecco la risposta al furto nella panchina rossa di piazza Viceré

A cura di redazionemd
07 gennaio 2024 08:21
Furto scarpe panchina rossa piazza Viceré: smacco al simbolo contro la violenza: «Atto criminale»
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La panchina rossa in piazza Viceré è stata installata sia come simbolo ma soprattutto per mandare un messaggio importante. Al di sopra della seduta erano state posizionate delle scarpe rosse, altro simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Il presidente del II municipio di Catania denuncia l’atto vandalico, che ha deturpato il simbolo ma non la volontà di proseguire. Ecco la risposta della Comunità all’atto criminoso.

Furto scarpe panchina rossa: «Alle intimidazioni risponderemo con maggiore determinazione»

A denunciare l’accaduto è stato il presidente del II municipio, Claudio Carnazza: «Se pensano di intimidirci sono fuori strada, noi andiamo avanti con il nostro progetto di cittadinanza attiva. Questo furto è un gesto delinquenziale che denota la debolezza e la vigliaccheria di chi non ha argomenti». Per Carnazza è un vero e proprio atto criminale e prosegue: «Noi non ci faremo intimorire e siamo già pronti ad istallare nella panchina nuove scarpe rosse. Alle intimidazioni risponderemo con maggiore determinazione nel portare avanti le nostre idee».

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Furto Scarpe Panchina Rossa piazza Viceré Contro Violenza Genere

La panchina rossa in piazza Viceré: un simbolo per fare prevenzione a Catania

La panchina rossa fu istallata in piazza Viceré nell’ottica dell’iniziativa “Facciamo Prevenzione a Catania” per sensibilizzare la società verso due grandi tematiche, come ribadito dal politico: «Contro il Cancro e contro la violenza di genere, che colpiscono l’universo femminile e non solo. “Che si tratti di “bravate” o di atti intimidatori non ci faremo intimidire. Anzi, al contrario, moltiplicheremo i nostri sforzi perché la gente perbene del II municipio lo merita».

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