Retata a San Giovanni Galermo, 46 arresti per droga e altro

I Carabinieri hanno emesso due ordinanze nei confronti di 46 indagati, comprese cinque persone non maggiorenni all'epoca dei fatti. Ecco i reati contestati

A cura di Simona Lo Certo
11 ottobre 2023 07:08
Retata a San Giovanni Galermo, 46 arresti per droga e altro
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Sono state emesse dai giudici dei tribunali ordinario e per i minorenni le due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 46 indagati, tra cui cinque persone non maggiorenni all’epoca dei fatti.

Con il supporto di reparti nelle province di Catania, Messina, Siracusa, Palermo e Udine, 200 carabinieri del Comando provinciale di Catania, hanno effettuato una retata nel quartiere di San Giovanni Galermo, arrestando i minorenni che devono rispondere dei reati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.

Al centro delle indagini ci sono piazze di spaccio gestite per conto del gruppo “Nizza”, inserito nella famiglia criminale “Santapaola-Ercolano”.

Il giudice ha deciso il trasferimento dei minori in una comunità per due di loro e il trasferimento in un istituto penitenziario per gli altri tre.

Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa da marzo 2021 ad aprile 2022, hanno portato all’operazione “Malerba”, che ha permesso di smantellare i vari gruppi criminali che gestivano numerose piazze di spaccio di droga nel popoloso quartiere di San Giovanni Galermo di Catania, in particolare in via Capo Passero.

La gestione di queste piazze di spaccio è stata particolarmente organizzata, con turni diversi durante tutto il giorno e una copertura operativa 24 ore su 24. Questo per evitare conflitti tra i pusher e potenziali scontri tra gruppi mafiosi rivali.

Il giro d’affari illecito è stato valutato a circa 240.000 euro al giorno. Questi proventi, principalmente destinati a sostenere gli associati e i detenuti affiliati alla mafia e le loro famiglie, provenivano dai circa 2.500 clienti giornalieri, in cerca di cocaina, crack, hashish e marijuana.

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