A Catania un magistrato-scrittore: primo romanzo per magistrato ufficio Gip Santino Mirabella

È un “hot case” edito da Europa edizioni, in cui un fatto accaduto in un tempo molto lontano, allunga le sue ombre nel presente affinché si “chiudano i conti una volta per tutte̶...

A cura di Marco D'Urso
15 novembre 2022 16:57
A Catania un magistrato-scrittore: primo romanzo per magistrato ufficio Gip Santino Mirabella
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È un “hot case” edito da Europa edizioni, in cui un fatto accaduto in un tempo molto lontano, allunga le sue ombre nel presente affinché si “chiudano i conti una volta per tutte”. Questa la sintesi del primo romanzo giallo di Santino Mirabella, attualmente magistrato nell’ufficio del Gip a Catania.

Il libro “Un futuro da ricordare” è stato sviluppato durante gli anni sino a vedere luce quest’anno. È il primo romanzo-giallo di Santino Mirabella e non si può escludere a priori che la trama nasca da una delle tante carte passate nell’ufficio del magistrato. Il libro sarà presentato il 17 novembre al teatro De Curtis di Catania, città natale dell’autore.

Al centro del racconto la storia di un anziano trovato a terra semincosciente da un metronotte, ex poliziotto, a cui rivolge frasi senza senso, parlando di un delitto e di un colpevole innocente. È il punto di partenza delle indagini dell’ex agente e di Olga, studentessa di medicina che assiste l’anziano come volontaria. Le due indagini scorrono parallele svelando al lettore un caso intricato e pieno di colpi di scena iniziato molti decenni prima, ma che ancora deve essere risolto.

Il magistrato Mirabella ha dichiarato: «Il primo vero romanzo giallo della mia carriera letteraria, un hot case ispirato dal titolo e dalla volontà di scrivere una storia raccontata da due punti di vista, una donna e un uomo. Dopo 50 pagine, io e la mia amica con cui stavo scrivendo ci siamo divisi per incompatibilità creativa: io proseguivo a braccio, lei voleva pianificare ogni minimo particolare. E così la parte femminile la ho riscritta e proseguita io. Credo che alla fine tutto combaci, ma occorre anche il lettore, protagonista lui stesso della ricostruzione della trama».

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