60 nuovi assistenti sociali nel catanese: presentata la graduatoria, in servizio da dicembre

È stata resa pubblica la graduatoria definitiva dei candidati ammessi e di quelli non ammessi, della selezione pubblica per titoli per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo pieno e determinato...

A cura di Marco D'Urso
11 novembre 2022 05:30
60 nuovi assistenti sociali nel catanese: presentata la graduatoria, in servizio da dicembre
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È stata resa pubblica la graduatoria definitiva dei candidati ammessi e di quelli non ammessi, della selezione pubblica per titoli per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo pieno e determinato, per un periodo di 24 mesi, di 60 unità con il profilo professionale di Assistente Sociale categoria D, posizione economica D/1 C.C.N.L, Funzioni Locali.

La graduatoria è visionabile nella home page del sito internet istituzionale del Comune di Catania, alla voce Avvisi. Secondo il piano stabilito dai responsabili del distretto socio sanitario, capofila il Comune del capoluogo, delle sessanta unità di assistenti sociali da reclutare, cinquanta saranno destinate al territorio comunale di Catania, otto a Misterbianco e due a Motta Sant’Anastasia.

Anche questa procedura di concorso, è stata eseguita dall’Amministrazione Comunale di Catania per soli titoli e i primi assistenti sociali entreranno in servizio già ai primi giorni di dicembre. Gli interessati potranno presentare osservazioni entro non oltre le ore 23,59 del 16/11/2022 decorrenti dalla pubblicazione del presente Provvedimento, a mezzo PEC all’indirizzo [email protected]. Decorso il termine ed effettuate le eventuali rettifiche in accoglimento delle osservazioni o richieste di correzioni pervenute, la graduatoria diverrà definitiva.

Secondo il piano messo a punto dall’assessorato ai servizi sociali del Comune di Catania, tra le prime attività per cui i nuovi assistenti sociali saranno impiegati, il rafforzamento dei front office dei centri multizonali e l’attività di valutazione dei percettori del reddito di cittadinanza per aumentare il loro impiego lavorativo nei progetti di utilità collettiva, tenuto conto dei nuovi obblighi a cui sono chiamati i beneficiari per mantenere il sostegno concesso dalle istituzioni statali.

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