Dal IV municipio parte la richiesta: recuperare l’ex scuola “Padre Santo di Guardo” a S.G. Galermo

Ritornare a parlare della rivalutazione dell’ex scuola “Padre Santo di Guardo” di via Belvedere rappresenta il primo passo per gettare le fondamenta del processo di recupero definitivo che il quartier...

A cura di Marco D'Urso
19 ottobre 2022 14:57
Dal IV municipio parte la richiesta: recuperare l’ex scuola “Padre Santo di Guardo” a S.G. Galermo
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Ritornare a parlare della rivalutazione dell’ex scuola “Padre Santo di Guardo” di via Belvedere rappresenta il primo passo per gettare le fondamenta del processo di recupero definitivo che il quartiere di San Giovanni Galero aspetta da anni. Questo potrebbe essere il sunto del pensiero del consiglio del IV municipio, di cui si fa portavoce il presidente Buceti.

Sin dal primo momento in cui il plesso “Padre Santo di Guardo” venne chiuso furono avanzate, sempre secondo le parole del IV municipio, tante idee e proposte sul suo futuro e il suo impiego per il bene della collettività. Di seguito il comunicato del presidente del IV municipio Erio Buceti: «Progetti puntualmente caduti nel vuoto ed ora la cittadinanza chiede fatti concreti per sottrarre il sito al vandalismo e alla devastazione e consegnarlo, una volta per tutte, all’intero territorio, grazie alla piena collaborazione con le direzioni comunali preposte, vogliamo intraprendere un percorso virtuoso che, grazie all’accesso di fondi europei, possa mettere definitivamente la parola fine ad una ferita rimasta aperta per troppo tempo nel cuore di San Giovanni Galermo. Una nuova progettualità per sottrarre questa struttura alla microcriminalità e farne una risorsa per tutta Catania».

L’ex scuola “Padre Santo di Guardo” è stata chiusa nel 2009: la struttura di via Belvedere doveva diventare la sede di un commissariato di polizia ma il progetto fu accantonato. Dal IV municipio giunge la proposta di reperire i fondi europei per sostenere l’alto costo necessario a garantire i lavori di messa in sicurezza, protezione e ristrutturazione dell’ex scuola e solo successivamente affidarla alle parrocchie e alle associazioni locali per farne un centro di aggregazione.

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