Opera incompiuta rischia di divenire un concreto pericolo nel quartiere: il palazzo di via Cronato

Sono tantissime le opere incompiute in giro per Catania. Un esempio palese è l’edificio sito in piazza Borsellino: seppur rifinito all’esterno, l’edificio è rimasto abbandonato e attualmente vandalizz...

A cura di Marco D'Urso
19 agosto 2022 15:00
Opera incompiuta rischia di divenire un concreto pericolo nel quartiere: il palazzo di via Cronato
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Sono tantissime le opere incompiute in giro per Catania. Un esempio palese è l’edificio sito in piazza Borsellino: seppur rifinito all’esterno, l’edificio è rimasto abbandonato e attualmente vandalizzato e degradato. Tra le opere incompiute emerge il palazzo in via Cronato: un edificio non terminato che, anno dopo anno, rischia di divenire un concreto pericolo per i residenti e non solo.

Quello di via Cronato è un enorme e incompleto edificio, oramai definibile abbandonato. Secondo il comunicato del comitato Romolo Murri il problema sarebbe un misto tra politico e giudiziario: «Un abbandono che è evidente a tutti, tranne che a questa amministrazione comunale che preferisce non vedere. Una mostruosità che andrebbe abbattuta per il bene e la sicurezza di tutti. E invece. Qui, a pochi passi dal viale Mario Rapisardi, questa struttura aspetta ancora una sentenza definitiva per un processo cominciato oltre mezzo secolo fa».

Il comitato chiede delucidazioni: «Il destino incerto per un cantiere avviato agli inizi degli anni ’60 e che doveva portare alla realizzazione di decine di appartamenti. Adesso il comitato Romolo Murri chiede a che punto è arrivato l’iter burocratico che dovrebbe segnare il destino di questa enorme opera e quanto ancora dovranno aspettare i residenti delle abitazioni circostanti prima di vedere la fine di un degrado che dura da troppo tempo. Perché, dopo oltre cinquant’anni, l’edificio non viene demolito per questioni di pubblica sicurezza? Cosa si può mai recuperare da un immobile esposto da decenni di intemperie senza mai nessun intervento strutturale? Il territorio chiede risposte».

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