Il catanese Nicolò Fiorenza nominato Ispettore Regionale beni culturali: il più giovane sinora

Una nomina che ha già segnato un primato. Il catanese Nicolò Fiorenza è stato nominato Ispettore Regionale per i beni culturali: è il più giovane della Sicilia. Il giovane classe ’90: «Onorato di ques...

A cura di Marco D'Urso
30 giugno 2022 15:12
Il catanese Nicolò Fiorenza nominato Ispettore Regionale beni culturali: il più giovane sinora
Condividi

Una nomina che ha già segnato un primato. Il catanese Nicolò Fiorenza è stato nominato Ispettore Regionale per i beni culturali: è il più giovane della Sicilia. Il giovane classe ’90: «Onorato di questo incarico».

Nicolò Fiorenza, classe ’90, è il più giovane Ispettore Regionale Onorario della Sicilia. Un incarico prestigioso, giunto nelle scorse settimane tramite decreto dell’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Alberto Samonà, che ricoprirà per il triennio 2022/2024, nel territorio siciliano e nello specifico nella provincia ennese, in qualità di esperto in materia di valorizzazione dei beni storico artistici e monumentali e dei beni demoantropologici.

Fiorenza, nato a Catania, studia e si diploma in architettura presso lo storico Istituto statale d’arte nella prestigiosa sede del Collegio dei Gesuiti di Catania, per poi laurearsi, con il massimo dei voti, in Beni culturali presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania. Si specializza poi nella conservazione dei beni culturali e nel restauro monumentale, collaborando a progetti volti alla valorizzazione dei beni storici, promossi nelle città di Catania, Palermo, Messina, Siracusa, Taormina, Nicosia, Noto, Giarre, Montevago, Centuripe e Catenanuova. È stato incaricato da varie ambasciate d’Italia all’estero per relazionare in conferenze sui beni culturali, in occasione della settimana della lingua italiana nel mondo.

Nicolò Fiorenza ha dichiarato: «Lavorare in sinergia con le istituzioni, in questo caso con le Sovrintendenze ai Beni Culturali, è stato sempre il mio obiettivo. Questa nomina agevola il censimento ed il monitoraggio di tutti quei beni culturali, monumentali e demoetnoantropologici, presenti nel nostro territorio siciliano, che sin da sempre, a prescindere da qualsiasi carica o nomina, ho compiuto. Ho sempre cercato di salvaguardare questi beni, tramite comunicazioni e progetti in sinergia con le Soprintendenze regionali, le quali hanno gradito questo aiuto».

Ti è piaciuto questo articolo? Seguici...

Via Newsletter

Niente spam, solo notizie interessanti. Proseguendo accetti la Privacy Policy.

Sui Canali Social