Padre e figlio uniti nel crimine: imprenditore subisce aggressione, furto auto e cavallo di ritorno

Un altro “splendido” rapporto padre e figlio è emerso nel catanese in seguito alla denuncia di un imprenditore, cui unica colpa è aver accettato di eseguire dei lavori per la coppia di feroci criminal...

A cura di Marco D'Urso
10 maggio 2022 16:07
Padre e figlio uniti nel crimine: imprenditore subisce aggressione, furto auto e cavallo di ritorno
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Un altro “splendido” rapporto padre e figlio è emerso nel catanese in seguito alla denuncia di un imprenditore, cui unica colpa è aver accettato di eseguire dei lavori per la coppia di feroci criminali. Probabilmente l’aspetto distinto e lontano da possibili amicizie criminali ha spinto padre e figlio a scegliere il professionista per eseguire un cavallo di ritorno, azione a Catania sempreverde e prolifica.

Alcuni padri e figli passano del tempo assieme con svariate attività ma i due criminali di 51 e 21 anni sembrerebbero essere abituati a passare del tempo insieme effettuando atti criminali, senza alcuna apparente coscienza e morale. I Carabinieri della stazione di Gravina di Catania hanno arrestato padre e figlio per danneggiamento, rapina, estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo l’accusa, dopo avere tamponato la vettura di un imprenditore, che aveva eseguito dei lavori per loro, con un fuoristrada, lo avrebbero costretto a fermarsi per poi aggredirlo fisicamente, rubargli una Fiat Panda ed infine pretendendo 3.000 euro per la restituzione dell’auto.

La vittima ha denunciato il cosiddetto cavallo di ritorno ai carabinieri, che si sono presentanti alla consegna dei soldi e alla restituzione del mezzo rubato. Alla vista dei militari dell’Arma, i coraggiosissimi padre e figlio sono fuggiti con un’auto, guidata dal 51enne, rischiando di travolgere un militare.

I due sono stati raggiunti nella loro abitazione in cui il padre, nonostante abbia ritardato l’apertura della porta d’ingresso, non ha opposto resistenza all’arresto. Il figlio, invece, è fuggito lanciandosi da una finestra sul retro della casa da un’altezza di quasi 4 metri, ma si è costituito ai militari dell’Arma un’ora dopo in caserma. L’arresto è stato convalidato e sono stati disposti gli arresti domiciliari.

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