Volontari dell’associazionismo riuniti nell’agrumeto confiscato alla mafia

Sono stati raccolti i primi quintali di arance di ottima qualità, frutti di un florido agrumeto di cinque ettari in contrada Jungetto prima in mano alla mafia, ora confiscato e assegnato al Comune di...

A cura di Marco D'Urso
03 marzo 2022 18:12
Volontari dell’associazionismo riuniti nell’agrumeto confiscato alla mafia
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Sono stati raccolti i primi quintali di arance di ottima qualità, frutti di un florido agrumeto di cinque ettari in contrada Jungetto prima in mano alla mafia, ora confiscato e assegnato al Comune di Catania. Le arance sono state date in omaggio a istituti di assistenza e beneficenza in seguito alla raccolta solidale con associazioni cittadine e parrocchie promossa dall’Amministrazione Comunale.

Decine di volontari dell’associazionismo con l’assistenza del personale comunale della protezione civile, hanno realizzato una giornata solidale con raccolta di arance da distribuire agli enti che prestano assistenza alle persone meno abbienti (Caritas, Parrocchie, Banco, Opere carità etc).

I volontari sono andati in lungo e in largo per i cinque ettari dell’appezzamento che può produrre sino a 20.000 kg di arance, col bollino di provenienza di un terreno confiscato alla mafia e lo stemma del Comune di Catania. La raccolta proseguirà anche nei prossimi giorni per dare contributo non solo simbolico a chi è più bisognoso di aiuto. All’iniziativa hanno partecipato volontari e rappresentanti di Legambiente Catania, l’Angelo Federico Onlus, Asaec Associazione Antiestorsione di Catania, Movimento Cristiano Lavoratori, I Siciliani Giovani, Arci Catania, Il Giardino di Scidà, Forum Associazioni Familiari, Coordinamento Associazioni Forza Intervento Rapido, Meta Cometa APS, Libera, Addio Pizzo, Comunità di Sant’Egidio.

L’assessore Cristaldi ha dichiarato: «Restituire tutti insieme alla collettività quanto è stato sottratto con la violenza dalle cosche mafiose è il segno tangibile di quanto sia falso far credere una presunta infallibilità dei metodi criminali. Utilizzare al meglio i beni confiscati alla mafia attraverso un loro immediato uso sociale è un dovere, trasmettiamo insieme alle organizzazioni che si battono per l’ambiente e la legalità, anche un messaggio forte contro la mafia e gli interessi criminali. Godiamoci questa giornata come un successo della città di Catania contro gli interessi mafiosi».

Il vasto terreno in questione nei mesi scorsi era stato assegnato dal Comune di Catania a un’associazione tramite un bando pubblico per un utilizzo sociale. La settimana scorsa però il soggetto aggiudicatario ha riconsegnato il terreno al Comune rinunciando a proseguire nell’esecuzione del progetto.

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