Salvini durante convegno a Catania: «Classe dirigente incapace su acqua e rifiuti»

Il leghista “mutaforma” è intervenuto durante l’incontro a Catania su “Fondi Ue: una sfida per il Sud”. Da poco cacciato in malo modo dalla Polonia, con un imbarazzante siparietto in cui sono st...

A cura di Marco D'Urso
27 marzo 2022 16:08
Salvini durante convegno a Catania: «Classe dirigente incapace su acqua e rifiuti»
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Il leghista “mutaforma” è intervenuto durante l’incontro a Catania su “Fondi Ue: una sfida per il Sud”. Da poco cacciato in malo modo dalla Polonia, con un imbarazzante siparietto in cui sono state ricordate le origini del suo pensiero politico ben lontano da quello che tenta di palesare adesso, Salvini intervenuto in conferenza ha criticato la Sicilia e nel particolare la sua gestione (che ricordiamo è della stessa corrente politica di destra).

Matteo Salvini ha tuonato contro la gestione della Sicilia: «Non è possibile che io stesso venga chiamato da amministratori locali, cittadini e imprenditori per le perenni emergenze di rifiuti e acqua. Non è possibile che in una terra straordinaria, produttiva, propositiva, la patria dell’autonomia e il centro del Mediterraneo non riesca, per l’incapacità della sua classe dirigente, di risolvere emergenze come quelle che riguardano acqua e rifiuti».

Sicuramente le parole di Salvini sono pacate e fortemente lontane dalle sue accuse contro il Sud e i “terroni”, quasi arrendevoli rispetto al suo pensiero politico, apparentemente trascinato dal vento. L’accusa verso il “collega” di destra, l’attuale presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, non tarda ad arrivare: «La Sicilia non può esportare a caro prezzo i rifiuti in giro per Italia e per l’Europa e questo dipende dalla gestione regionale anche da chi è commissario per la gestione dei rifiuti. Non ci possono essere ancora città e intere città senz’acqua e aziende scollegate dagli acquedotti».

Infine il leader leghista non riesce a trattenere il suo istinto politico primordiale, ritornando a parlare di “vizietti” accusando velatamente di una mancata trasparenza in Sicilia: «Il tema delle infrastrutture, anche digitali, sarà nei prossimi mesi per la Sicilia ma non è un buon punto di partenza incominciare, ancor prima di cominciare, a chiedere proroghe, rinvii e aiutini. Non è il modo migliore di mettersi a disposizione per scommettere su merito, trasparenza, concretezza e futuro».

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