Gli alunni delle scuole catanesi partecipano alla raccolta solidale delle arance della legalità

Prosegue con grande partecipazione di volontari la raccolta solidale di arance provenienti da un terreno confiscato alla mafia e assegnato al Comune di Catania. L’agrumeto comunale di contrada Jungett...

A cura di Marco D'Urso
13 marzo 2022 16:07
Gli alunni delle scuole catanesi partecipano alla raccolta solidale delle arance della legalità
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Prosegue con grande partecipazione di volontari la raccolta solidale di arance provenienti da un terreno confiscato alla mafia e assegnato al Comune di Catania. L’agrumeto comunale di contrada Jungetto ha aperto le sue porte alle associazioni cittadine disponibili a raccogliere i frutti e consegnarli agli enti di assistenza e beneficenza del territorio, con l’ausilio del personale e dei mezzi della protezione civile comunale.

Tra i raccoglitori d’eccezione, vi erano una cinquantina di alunni dell’Istituto scolastico comprensivo Nazario Sauro-Giovanni XXIII di Catania, che lo scorso venerdì hanno “rastrellato” quasi mille kg di arance. Gli agrumi, rigorosamente contrassegnati dal bollino del Comune di Catania per tracciare la provenienza da un terreno confiscato alla mafia, saranno trasportati presso l’istituto scolastico. Le arance saranno poi distribuite a tutti i 1.704 alunni della scuola.

A partecipare alla raccolta di arance assieme ai ragazzi e agli insegnanti della scuola Nazario Sauro-Giovanni XXIII vi era padre Salvatore Interlando, Cappellano della Polizia di Stato della provincia di Catania e Parroco della Chiesa “Santi Cosma e Damiano”. Il sacerdote ha distribuito parte del raccolto nella sua parrocchia, facendo tornare a casa i partecipanti alla Santa Messa con un’arancia dell’agrumeto in quanto simbolo di legalità.

La raccolta solidale di arance, del tipo tarocco e navel, continuerà nei prossimi giorni con altre associazioni. Quest’ultime si sono già prenotate fino a esaurimento degli oltre 20.000 chilogrammi disponibili sugli alberi dei cinque ettari di agrumeto, la metà dei quali già distribuite gratuitamente a fini sociali.

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