Ladro di catalizzatori agli arresti domiciliari sorpreso due volte in poche ore a rubare: niente carcere

Un ladro seriale e impenitente continua ad evadere ed essere arrestato, quasi a volersi fare beffe dello Stato. L’uomo sottoposto agli arresti domiciliari per aver tentato il furto di un catalizzatore...

A cura di Marco D'Urso
14 febbraio 2022 17:31
Ladro di catalizzatori agli arresti domiciliari sorpreso due volte in poche ore a rubare: niente carcere
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Un ladro seriale e impenitente continua ad evadere ed essere arrestato, quasi a volersi fare beffe dello Stato. L’uomo sottoposto agli arresti domiciliari per aver tentato il furto di un catalizzatore è stato sorpreso dagli agenti altre due volte fuori casa. Ogni qual volta i poliziotti lo riportano a casa, il ladro esce dopo poche ore per continuare la sua attività illecita.

Gli agenti delle Volanti hanno arrestato, per ben due volte e a distanza di poche ore, un uomo evaso dagli arresti domiciliari. La misura cautelare degli arresti domiciliari era iniziata lo scorso 26 gennaio, quando il ladro, trentaquatrenne di Librino, era stato arrestato per il tentativo di asportare il catalizzatore di un’autovettura parcheggiata in una strada del centro cittadino. Da quell’episodio cominciano e si sono susseguiti diversi episodi di evasione.

Nel pomeriggio di sabato è stato fermato a bordo di un’autovettura, condotta dalla moglie, mentre si trovava in Piazza della Repubblica. Arrestato per evasione, su disposizione del PM di turno, è stata nuovamente ripristinata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel corso della notte tra domenica e lunedì il ladro torna al “lavoro”, stavolta bloccato in via Reclusorio del Lume mentre si trovava a bordo di una vettura presa a noleggio.

A bordo della vettura (verosimilmente noleggiata per la sua “attività” di “ladro di marmitte”) sono stati rinvenuti due catalizzatori e una sega elettrica evidentemente utilizzata per asportarli da altrettante vetture. Ciò, oltre all’arresto per evasione, è costato all’uomo una denuncia per ricettazione. Seppur il ladro non ha intenzione di redimersi ma anzi si fa beffe dello Stato e le autorità, su disposizione del P.M. di turno l’arrestato ha riottenuto la misura cautelare domiciliare per la terza volta, evitando il carcere.

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