Pregiudicato utilizza l’irruenza dell’auto per scippare anziana appiedata per poche decine di euro

Alle volte è difficile mutare la propria natura, per alcuni impossibile. Dimostrando vigliaccheria e nessun briciolo d’etica o morale, un pregiudicato si è macchiato di uno scippo ai danni di una donn...

A cura di Marco D'Urso
19 gennaio 2022 18:00
Pregiudicato utilizza l’irruenza dell’auto per scippare anziana appiedata per poche decine di euro
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Alle volte è difficile mutare la propria natura, per alcuni impossibile. Dimostrando vigliaccheria e nessun briciolo d’etica o morale, un pregiudicato si è macchiato di uno scippo ai danni di una donna sessantaduenne di Adrano.

La donna stava attraversando a piedi una delle vie cittadine nel momento in qui è sopraggiunto il pregiudicato a bordo di una Fiat 500 azzurra. Utilizzando l’irruenza, la forza e la velocità dell’auto. Il criminale ha repentinamente sporto il braccio dal finestrino e scippando la borsa all’anziana. La vittima è stata sopraffatta dalla paura e, a causa del gesto violento subito, ha riportato dei traumi contusivi al braccio sinistro e alla gamba sinistra.

Il pregiudicato adranita di 37 anni ha scelto una vittima fragile, aggiungendo la violenza e la forza di un’auto, per ottenere un “bottino” all’interno della borsa dell’anziana costituito da chiavi di casa, documenti personali e poche decine di euro.

Gli investigatori del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, diretto dal Vice Questore Paolo Leone, hanno avviato le indagini per individuare l’autore dell’insano gesto. Tra testimoni e impianti di videosorveglianza, gli agenti hanno individuato facilmente il criminale, poiché il trentasettenne autore dello scippo era già noto alla Polizia di Stato per aver commesso in passato reati simili.

Il pregiudicato di 37 anni è stato accompagnato in ufficio, procedendo al suo fotosegnalamento a cura della locale Polizia scientifica, e a formalizzare la sua denuncia per il delitto di rapina. Il criminale è a disposizione della Procura distrettuale della Repubblica, rischiando una reclusione da cinque a dieci anni e la multa da 927 a 2.500 euro.

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