Archivio storico comunale depredato del suo fascino storico-culturale: la proposta di Legambiente

L’Archivio storico comunale della Città di Catania si trova all’interno di uno dei molti beni storici di grande rilevanza storico-culturale. La Sezione Separata d’Archivio del Comune di Catania...

A cura di Marco D'Urso
18 gennaio 2022 11:00
Archivio storico comunale depredato del suo fascino storico-culturale: la proposta di Legambiente
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L’Archivio storico comunale della Città di Catania si trova all’interno di uno dei molti beni storici di grande rilevanza storico-culturale. La Sezione Separata d’Archivio del Comune di Catania è sita in via Sant’Agata n.2, cioè nell’ex Chiesa di Santa Caterina del Rosario (al centro della movida catanese). Purtroppo inciviltà e noncuranza (soprattutto dei writers) hanno relegato la facciata artistica a mero oggetto per centinaia di imbrattamenti. Legambiente Catania propone un’azione a favore del ripristino dell’edificio.

Pur conservando i “ricordi” di un’intera città, l’edificio dell’Archivio storico comunale versa in una condizione straziante, dimenticato dall’operato comunale da decenni. Un breve “viaggio nel tempo” con Google Maps mostra come l’Archivio storico comunale è stato perennemente imbrattato dal 2009 (ultimo anno a ritroso che è possibile visionare).

L’Archivio storico comunale riceve, custodisce e rende fruibili gli atti prodotti e versati dagli Uffici dell’Amministrazione, relativi ad affari esauriti da oltre quarant’anni e destinati alla conservazione permanente per fini storici. Riguardo degrado e incuria della facciata dell’edifico storico-culturale, Legambiente Catania ha comunicato un’iniziativa in favore del ripristino: «Faremo istanza ufficiale perché l’Archivio storico comunale venga ripulito. Non è giusto lasciare un bene storico importante in questo stato. Dobbiamo fare splendere i nostri monumenti. Possiamo farcela, insieme. E fare diventare Catania una delle più belle città europee. Fra un paio di mesi arriveranno i turisti e conviene a tutti investire nel restyling del centro storico. Possono essere impiegati anche i fondi della tassa di soggiorno».

La lodevole iniziativa e relativi suggerimenti di Legambiente Catania non bastano. Alla base del problema vi è l’inciviltà di molti cittadini, alcuni writers e in generale i frequentatori della movida catanese nella zona del Teatro Massimo Bellini. A onor del vero, in alcuni anni, il portone d’ingresso dell’Archivio Storico comunale è stato ridipinto ma quasi nell’immediato nuovamente preso di mira. La riqualificazione della facciata dell’edificio storico-culturale è obbligatoria ma al contempo servirebbe maggior tutela (anche con azioni punitive come multe ecc…) e soprattutto, fondamentale, il buon senso civico da parte di ogni catanese.

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