Terminati lavori all’ospedale di Giarre: pronto soccorso operativo da fine settembre (I DETTAGLI)

L’ospedale di Giarre è stato riconsegnato alla Comunità nella sua interezza, con l’ultimazione dei lavori anche nel pronto soccorso. Gli oltre 700 metri quadri in cui si è intervenuto sono costati all...

A cura di Marco D'Urso
21 settembre 2021 17:20
Terminati lavori all’ospedale di Giarre: pronto soccorso operativo da fine settembre (I DETTAGLI)
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L’ospedale di Giarre è stato riconsegnato alla Comunità nella sua interezza, con l’ultimazione dei lavori anche nel pronto soccorso. Gli oltre 700 metri quadri in cui si è intervenuto sono costati alla Regione Siciliana un importo pari a circa un milione di euro. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza d’istituzioni cittadine e regionali.

Tra gli altri erano presenti il direttore generale dell’Asp di Catania Maurizio Lanza, il Sindaco di Giarre Angelo D’Anna e il sindaco della Città metropolitana Salvo Pogliese. Il pronto soccorso sarà operativo a partire dal 27 settembre. I lavori di riammodernamento dei nuovi locali, per un importo complessivo di un milione di euro circa, sono stati finanziati dalla Regione Siciliana nell’ambito del programma d’investimenti ex art.20, interessando un’area d’oltre 700 metri quadrati.

Il pronto soccorso sarà operativo dal 27 settembre, dando un ulteriore approdo d’emergenza a diverse città in zona. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha dichiarato: «La riapertura del pronto soccorso nell’ospedale di Giarre era impegno che avevo assunto già nel 2015 da presidente della Commissione antimafia. Ho rinnovato la promessa assicurando che questo comprensorio ionico-pedemontano avrebbe riavuto un presidio irrinunciabile per la tutela della salute in emergenza». Oltre il governatore, a rappresentare la Regione vi erano gli assessori alla Salute Ruggero Razza, alla Famiglia Antonio Scavone e alle Infrastrutture Marco Falcone.

Il presidente Musumeci chiede il favore di non recarsi al Pronto Soccorso: «Rivolgo un appello a utenti e sanitari, la medicina di base assolva alle funzioni che le competono e i cittadini non si rechino al pronto soccorso se non strettamente necessario. Perché, spesso, sono gli accessi impropri che determinano attese e barelle nei corridoi».

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