La rimozione del tabellone abusivo fa risplendere il ricordo di Joshua La Rosa

Tuttora tutto tace sul tragico incidente in cui Joshua La Rosa è morto. Diverse sono le iniziative solidali per aiutare la moglie Veronica e la piccola figlioletta Beatrice a scoprire la verità. Nel l...

A cura di Marco D'Urso
22 giugno 2021 05:30
La rimozione del tabellone abusivo fa risplendere il ricordo di Joshua La Rosa
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Tuttora tutto tace sul tragico incidente in cui Joshua La Rosa è morto. Diverse sono le iniziative solidali per aiutare la moglie Veronica e la piccola figlioletta Beatrice a scoprire la verità. Nel luogo dell’investimento, in via Passo Gravina, è stata posizionata una bicicletta bianca a simboleggiare purezza e passione di Joshua. La bici è stata improvvisamente occultata da un tabellone abusivo, installato durante la notte, tra il silenzio non solo dei testimoni ma stavolta anche delle istituzioni, a quanto pare inconsapevoli sino alla segnalazione dell’associazione Salvaciclisti e della stampa.

Il tragico incidente costato la vita a Joshua

Joshua La Rosa aveva 29 anni ed era sposato con Veronica, con la quale ha avuto una bambina, Beatrice, di soli due anni. Il giovane padre di famiglia utilizzava quotidianamente la bicicletta per andare a lavoro. Il percorso di Joshua consisteva nel scendere da via Passo Gravina sino a raggiungere la Stazione Borgo, in cui prendeva la Littorina.

In un giorno come un altro di fine maggio, Joshua si stava recando a lavoro in bicicletta quando, intorno alle ore 13, è stato travolto in via Passo Gravina da un pirata della strada, quest’ultimo fuggito via dopo l’impatto senza lasciare tracce. Sul luogo dell’incidente intervengono i Vigili Urbani e un’ambulanza del 118, che celermente trasporta il giovane al Policlinico ma non c’è nulla da fare: Joshua muore a 29 anni, strappato improvvisamente alla vita e alla sua famiglia.

Il ricordo di Joshua e la bici “fantasma” in via Passo Gravina

Joshua La Rosa è entrato nel cuore di quasi tutti i catanesi e soprattutto dei ciclisti, ben consci dei rischi che comporta spostarsi in città su due ruote. La verità sull’incidente è ancora sfumata, pur essendo accaduto in pieno giorno e nell’orario di punta, rimanendo avvolta da un velo di mistero, soprattutto riguardo l’identità del conducente, accusato di omissione di soccorso e omicidio stradale.

Nel ricordo di Joshua, la moglie Veronica e i rappresentanti dell’associazione Salvaciclisti avevano posizionato una bici “fantasma” bianca in via Passo Gravina, pochi giorni dopo, proprio nel punto del tragico incidente. Alcuni notti addietro è stato installato un tabellone pubblicitario nel medesimo punto della bici, difatti occultandola. Nel silenzio generale, gli unici a rendersene conto sono stati la moglie e l’associazione che hanno immediatamente segnalato l’accaduto.

Solamente a seguito di diversi solleciti, dalla segnalazione dell’associazione Salvaciclisti alla denuncia della stampa, le istituzioni sembrerebbero essersi accorte dell’installazione del cartellone. L’intervento della Polizia Municipale sul posto ha permesso la verifica dell’impianto: l’ingombrante tabellone che occultava la simbolica bici bianca era abusivo.

L’Amministrazione Comunale ha dunque deciso, finalmente, di rimuovere l’abusivo spazio pubblicitario, attraverso la Polizia Municipale che, a sua volta, ha richiesto l’ausilio degli operatori della Multiservizi. In via Passo Gravina sembrerebbe che nessuno veda ciò che accade, che si tratti dell’installazione di un tabellone abusivo o un tragico incidente. Se tuttora permane l’oscurità sul triste avvenimento, il ricordo di Joshua La Rosa è limpido, tornato a splendere anche simbolicamente attraverso quella bici bianca.

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