Librino: trovata nuova base di spaccio al viale Grimaldi, tre pusher si dividevano palazzo e clienti

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato, perché ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, tre catanesi di 22, 43 e 25 anni, quest’ultimo anche per il reato di evasione. I tre sono stati sorpresi durante una delle continue attività di contrasto allo spaccio di droga nel quartiere di Librino.

In seguito a un’attività info investigativa, i militari avevano cominciato l’osservazione dell’area antistante il civico 16 del viale Grimaldi in cui hanno notato l’inconfondibile viavai degli acquirenti all’ingresso del palazzo. Una soffiata aveva informato i militari di un market della droga al settimo piano, dunque gli agenti si sono diretti immediatamente all’ingresso di uno degli appartamenti fuoriusciva odore di marijuana, oltre coincidere con l’entrata di un acquirente.

I militari si sono trovati dinnanzi il venticinquenne, che doveva trovarsi ai domiciliari altrove, e il quarantatreenne, pregiudicato per reati specifici ed affidato in prova ai servizi sociali, mentre cedevano la dose di marijuana all’acquirente. All’interno dell’appartamento gli agenti hanno rinvenuto 60 grammi di marijuana e mentre effettuavano la perquisizione, proveniente dal sottotetto del palazzo, è giunto un giovane che ha scambiato un cenno con i due arrestati.

In passato nell’area in cui era emerso il giovane i carabinieri avevano scoperto un punto di spaccio, dunque hanno ripetuto il controllo nel corso del quale hanno trovato il ventiduenne che, comodamente sdraiato su un divano, controllava l’ingresso della palazzina attraverso un monitor collegato ad una telecamera.

I militari hanno rinvenuto sulla scrivania circa 20 grammi di cocaina suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento, oltre 270 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.