Librino: s’accorge dei militari e nasconde la cocaina nelle mutande ma il labrador Ivan non si fa ingannare

I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, coadiuvati dai colleghi della Compagnia d’Intervento Operativo del XII° Reggimento Sicilia e dal Nucleo Cinofili di Nicolosi, nell’ambito di un servizio...

A cura di Marco D'Urso
21 maggio 2021 16:20
Librino: s’accorge dei militari e nasconde la cocaina nelle mutande ma il labrador Ivan non si fa ingannare
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I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, coadiuvati dai colleghi della Compagnia d’Intervento Operativo del XII° Reggimento Sicilia e dal Nucleo Cinofili di Nicolosi, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale, hanno proceduto all’arresto in flagranza di un catanese di 45 anni, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, impegnati nel contrasto dell’illegalità diffusa nei quartieri a rischio del capoluogo etneo, stavano eseguendo numerosi controlli alle persone sottoposte a misure detentive alternative e controllando diversi veicoli a due e quattro ruote, sottoponendo a fermo amministrativo e sequestro diversi mezzi per il mancato uso del casco protettivo e la mancata copertura assicurativa.

Durante i controlli in strada degli agenti, il quarantacinquenne ravvedutosi in tempo della loro presenza aveva nascosto immediatamente la droga all’interno delle mutande e l’avrebbe probabilmente fatta franca se non fosse stato per Ivan, il cane antidroga. Il “collega” labrador ha indirizzato i militari verso l’uomo che, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 35 dosi di cocaina.

La perquisizione si è successivamente spostata nella palazzina di viale Biagio Pecorino, in cui il pusher esercitava. I militari hanno rinvenuto e sequestrato nel vano ascensore gli attrezzi da lavoro dello spacciatore, consistenti in due bilancini elettronici di precisione e il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di stupefacente. L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.

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