Controllato dai Falchi si finge polacco ma era un catanese ricercato da dicembre

La Polizia di Stato ha tratto in arresto il pregiudicato catanese S.S. (classe 1976), in esecuzione d’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cata...

A cura di Marco D'Urso
07 aprile 2021 15:32
Controllato dai Falchi si finge polacco ma era un catanese ricercato da dicembre
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La Polizia di Stato ha tratto in arresto il pregiudicato catanese S.S. (classe 1976), in esecuzione d’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania, dovendo espiare la pena di cinque anni di reclusione per il reato di furto aggravato in abitazione. L’uomo acciuffato dai Falchi si è finto un polacco che non comprendeva l’italiano per scampare alla sua sorte.

Il tutto accade in mattinata a seguito di una segnalazione al 112 NUE. La telefonata riportava la possibile presenza di ladri in un appartamento nel quartiere “Borgo Sanzio”. I primi a intervenire tempestivamente sono stati i “Falchi” della Squadra Mobile, i quali hanno immediatamente sorpreso due uomini, sospetti, che sembravano essere posizionati come “pali” in strada.

I due uomini alla vista degli operatori di Polizia hanno tentato di allontanarsi senza destare sospetti ma sono stati immediatamente bloccati e sottoposti a controllo. Uno dei due uomini, senza proferir parola, ha esibito un documento d’identità polacco (la patente di guida) facendo intendere agli agenti di non saper parlare correttamente la lingua italiana.

Gli accertamenti effettuati hanno appurato che il documento risultava abilmente contraffatto e, attraverso le successive verifiche foto-dattiloscopiche, è stato accertato che l’uomo fosse in realtà il quarantacinquenne pregiudicato S.S., irreperibile da dicembre. A suo carico era stato emesso un provvedimento restrittivo per furto aggravato in abitazione per il quale doveva scontare cinque anni di reclusione. L’uomo dopo essere stato denunciato per l’utilizzo del documento falso è stato tradotto in carcere.

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