Vizzini, gravi minacce su Facebook: 32enne posta di voler compiere una strage

I Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT) hanno denunciato un 32enne del posto, ritenuto responsabile di minacce gravi e detenzione abusiva di armi. La cittadina calatina, ieri mattina, ha vissuto...

A cura di La Redazione
10 marzo 2021 08:09
Vizzini, gravi minacce su Facebook: 32enne posta di voler compiere una strage
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I Carabinieri della Stazione di Vizzini (CT) hanno denunciato un 32enne del posto, ritenuto responsabile di minacce gravi e detenzione abusiva di armi.

La cittadina calatina, ieri mattina, ha vissuto momenti di angoscia per le gravi minacce diffuse dall’uomo attraverso il noto social media “Facebook”, tanto farneticanti quanto terribili.

In particolare i Carabinieri avevano ricevuto le segnalazioni di molti internauti o semplici mamme atterrite che, loro malgrado, avevano assistito o venute a conoscenza di un video postato sul social network dal 32enne nel quale quest’ultimo manifestava il proprio livore nei confronti dei minorenni, proponendosi di ucciderne quanti più possibile, tutto ciò acuito dal fatto che le sue minacce erano rese ancora più terrificanti dal fatto di brandire un enorme coltello di foggia militare a doppia lama.

Chiaro ed evidente che, in brevissimo tempo, il panico si era diffuso tra i cittadini che hanno così chiesto aiuto in caserma ai militari per evitare che l’uomo potesse concretizzare le sue minacce. I militari si sono pertanto immediatamente recati nell’abitazione dell’interessato, in pieno centro cittadino, dove hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare che ha effettivamente loro permesso di rinvenire il grosso coltello utilizzato per la realizzazione del video in questione.

Nel corso dell’attività i militari hanno tentato d’instaurare un dialogo con l’uomo, che ha loro candidamente ribadito le sue minacce, constatando come quest’ultimo fosse animato da uno spirito di rivalsa nei confronti dei suoi concittadini, soprattutto i più giovani, dai quali si sentiva vilipeso, così manifestando in tutta la sua pericolosità l’incompatibilità del suo stato psichico con la sicurezza pubblica.

Hanno così attivato il personale medico dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone che, non senza difficoltà e con il loro ausilio, ha poi ricoverato l’uomo per un trattamento sanitario volto anche a verificare le sue reali condizioni di salute mentale, ciò al fine di stabilire e soprattutto prevenire eventuali futuri atti similari.

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