Trova la macchina rigata per due volte, pensava fosse un atto intimidatorio invece era un vicino invidioso con un presunto “disturbo ossessivo compulsivo”

I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno denunciato un catanese di settantaduenne anni ritenuto responsabile di danneggiamento. Una libera professionista catanese aveva denunciato pe...

A cura di Marco D'Urso
20 febbraio 2021 19:11
Trova la macchina rigata per due volte, pensava fosse un atto intimidatorio invece era un vicino invidioso con un presunto “disturbo ossessivo compulsivo”
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I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno denunciato un catanese di settantaduenne anni ritenuto responsabile di danneggiamento. Una libera professionista catanese aveva denunciato per due volte, in un arco temporale di quindici giorni, i danni trovati nella sua auto Toyota di recente produzione. La paura che potesse essere un’intimidazione mirata nei suoi confronti svanisce all’intervento degli agenti.

I militari dopo aver ricevuto la seconda denuncia consecutiva hanno deciso d’attivarsi per risolvere il mistero del danneggiamento dell’autovettura in via Monfalcone da parte d’ignoti. Fin da subito è stato costatato che vi era più di un’autovettura danneggiata, facendo sfumare l’ipotesi di un atto intimidatorio contro la denunciante.

Il modus operandi era sempre lo stesso: una profonda incisione con un oggetto appuntito nella fiancata delle auto. Gli agenti sono riusciti ad acquisire un video di sorveglianza, di un operatore commerciale della zona, riuscendo a identificare il vandalo: un “tranquillo” pensionato della zona intento a portare a spasso il suo cane.

Alcuni fotogrammi, in seguito anche alla visione da parte della donna, hanno dato la certezza dell’identità dell’uomo e la sua recidività nel “marchiare” le auto. Durante le passeggiate serali con il cane, il vandalo pensionato lasciava sgraditi ricordi ai proprietari delle auto di recente immatricolazione con le sue chiavi di casa. Nell’interrogatorio l’uomo conferma la sua responsabilità ostentando un presunto “disturbo ossessivo compulsivo” che dunque lo giustificherebbe dagli atti vandalici effettuati.

L’irrefrenabile desiderio di danneggiamento dinnanzi a un auto nuova per via di una presunta sofferta patologia non ha convinto i militari che oltre a denunciare il settantaduenne hanno provveduto anche al ritiro in via cautelare di due pistole che il pensionato deteneva regolarmente, evitando così che un non certificato “disturbo” potesse andare oltre il danneggiamento alle sole auto.

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