Emergenza Covid: nuova zona rossa nel catanese, e chiusura domenicale e nei festivi dei negozi

Tra le 10 zone rosse in Sicilia decretate dal Presidente della Regione Nello Musumeci è stata inserita anche Maniace, che fa parte del Distretto di Bronte. In seguito all’impennata di casi posit...

A cura di Simona Lo Certo
20 novembre 2020 08:29
Emergenza Covid: nuova zona rossa nel catanese, e chiusura domenicale e nei festivi dei negozi
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Tra le 10 zone rosse in Sicilia decretate dal Presidente della Regione Nello Musumeci è stata inserita anche Maniace, che fa parte del Distretto di Bronte.

In seguito all’impennata di casi positivi registrata negli ultimi giorni, infatti, da sabato 21 novembre fino a giovedì 3 dicembre, Maniace diventa zona rossa insieme a Acate, Comiso, Camastra e Ciminna.

D’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, la decisione del Presidente Musumeci ha tenuto conto sia del parere dei sindaci dei Comuni interessati che delle relazioni dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, d’accordo con l’istituzione di una zona rossa sul territorio comunale e con la chiusura, soprattutto, delle scuole.

Spinto dall’esigenza di limitare il repentino aumento dei contagi, il Presidente ha ordinato la chiusura domenicale e nei festivi delle attività commerciali al dettaglio, compresi i mercati rionali e le vendite ambulanti, ad eccezione di quelle di generi alimentari e dei beni di prima necessità, di farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie. Secondo le disposizioni regionali, rimane consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

Come ribadito dalla Commissione Straordinaria di Maniace, formata dal Dott. E. Galeani, dalla Dott.ssa C. Minutoli e dal Dott. A. Pulvirenti, “si raccomanda a tutta la popolazione la massima attenzione, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie, di igienizzare con appropriati disinfettanti le mani, mantenere scrupolosamente il distanziamento sociale e a limitare gli spostamenti se non per comprovate ed indifferibili esigenze per cercare di contenere e prevenire la diffusione del contagio da SARS COV -2”.

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